(1)
L’anima forse sta pinzata alle spalle
come le famose ali degli angeli,
tra le scapole.
Se t’accade d’avvertirne la presenza
con un furtivo sguardo
subito ti volti.
Ma i suoi sono troppo rapidi agguati:
umbratile e beffarda
sempre coglie di spalle
– nella tromba assolata delle scale
ci sei solo tu,
lei (era lei?)
s’è già dileguata
(2)
Per la notte,
metto trappole all’anima
– croste di formaggio, scarti di pollo,
la leva metallica
è pronta a scattare.
Al mattino, controllo gli ordigni.
Magro bottino:
nemmeno una coda di topo
s’è impigliata,
restano
le animelle
di pollo
(3)
Un giorno poi
nella quiete d’un metà pomeriggio
si risvegliò
e scoprì che lei se n’era andata
(o se non c’era stata ormai mai più
sarebbe venuta).
Come nelle storie di fantasmi
al sorgere del sole
s’era dissolta:
aderiva ora alla pelle al cuore
così perfettamente
che certo grazie al cielo
grazie non avrebbe
disturbato
più