Signa
I pochi passeri per poche briciole
avventuratisi sul davanzale
innevato mi hanno lasciato un loro
cuneiforme tutto da decrittare,
o forse un senso più semplicemente
letterale: Fa freddo e abbiamo fame.
*
Sagra dei osèi
Alle fiere, li vedi nelle gabbie
colme come i vagoni per Dachau
in un clima di festosa parata,
prima la persecuzione razziale
(certi tordi sono ricercatissimi,
l’etichetta ‒ NIL MELIUS TURDO ‒ recita,
traditi anche dai compagni di stormo),
il carcere ora, e la deportazione,
poi lo scrocchiare di nuche schiacciate,
la spiumatura, ed infine i fornelli.
Il destino accomuna certi uccelli
a certi uomini, allorquando i carnefici
gli marciano contro al passo dell’oca,
e quelli come noi stanno a guardare.
*
Migrazioni
II
Anche i confini del cielo si spostano,
del volo, ovunque, cambiano le regole.
Giungono pure i capigruppo, ad ali
piegate, al seguito dei digitali
nativi, loro che prodieri furono
per alti cieli, un vento naturale
ora sospinge alla ragna virtuale.
III
Evoluzioni, ondivaghe, di stormo:
sono gli storni che segnano un cielo
anomalo, la luce opaca, gelida
d’un crudo inverno, di fame feroce
nel grembo incoerente dello stormo.
Et in excelsis figure scalene
di gas di scarico degli aeromobili.
*
Idillio
Oggi questo paesaggio che era stato
del Cima, del Tiziano, del Bellini,
d’uccelli ingentiliti da Madonne
nei cui occhi nidificavano i cieli,
è un quadretto a brandelli, senza siepi
né alberi, senza speranza d’uccelli.
*
Stagione
Guarda gli uccelli prossimi all’autunno,
un volo hanno stranamente rapido,
più che di fuga, di spaesamento.
Dove si posano cade una foglia.
*
Pier Franco ULIANA
Ornitografie
Arcipelago Itaca, Osimo (AN), 2016
Uliana è autore anche di Amor de osèi. Canzoniere del Bosco del Cansiglio, De Bastiani Editore, Vittorio Veneto (TV), 2007
*
Pubblicato in La poesia e lo spirito