Sul pianoro
Quando al geometrico inverno subentra la primavera
con un gran pianto di morte
sento crescere la meraviglia del verde.
Pier Luigi Bacchini, Cerchi d’acqua. Haiku
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Dopo una strage
da Lu Hsun
Le notti lunghe di primavera le passo ormai
con moglie e figlio. Fragili alle tempie i capelli.
Vedo in sogno imprecise lacrime di una madre.
Sulle mura hanno mutato le grandi bandiere imperiali.
Vite di amici diventano spettri, non resisto a vederle.
In ira contro siepi di spade cerco una piccola poesia.
Non lamentarsi. Chino il capo. Non si può scrivere più.
Come acqua la luna illumina la mia veste oscura.
Franco Fortini, Questo muro
I lampi della magnolia
Vorrei che i vostri occhi potessero vedere
questo cielo sereno che si è aperto,
la calma delle tegole, la dedizione
del rivo d’acqua che si scalda.
La parola è questa: esiste la primavera,
la perfezione congiunta all’imperfetto.
Il fianco della barca asciutta beve
l’olio della vernice, il ragno trotta.
Diremo più tardi quello che deve essere detto.
Per ora guardate la bella curva dell’oleandro,
i lampi della magnolia.
Franco Fortini, Paesaggio con serpente
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I flauti acerbi
Sul declino d’inverno
hanno le rame spoglie ancor le piante
e già, dolci, negli orti
s’odono degli uccelli i flauti acerbi
Marzo
Mutevoli ombre
creano le nubi sui monti
ed il vento affatica
agli alberi i rami novelli
Già velarono gli alberi nudi
innumerevoli foglie
già si rincorre tra i rami
l’infinito sussurro del vento
Acuti
erano gridi di bimbi correnti
e stridi di rondini
e gli alberi
avevano foglie più chiare del cielo
Lalla Romano, Giovane è il tempo
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BACCHINI: Cerchi d’acqua. Haiku, “Gli elefanti”, Garzanti, Milano, 2003
FORTINI: Tutte le poesie, a c. di Luca Lenzini, “Oscar poesia”, Oscar Mondadori, Milano, 2014
ROMANO: Poesie, a c. di Cesare Segre, “Einaudi Tascabili. Poesia”, Einaudi, Torino, 2001
Immagine: Vincent van Gogh, Ramo di mandorlo in fiore in un bicchiere, Arles, inizio marzo 1888, olio su tela, Amsterdam, Van Gogh Museum
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